QUADERNO DI SPIRITUALITÀ STIMMATINA

                                                         

    

   

    Veglia di preghiera - Il Santo: amico di Dio e degli uomini

 

«E mentre gli occhi diranno: il Paradiso è bello: il cuore franco dirà: il Paradiso è mio». (Predica 37)

  

Ascolto melodia iniziale.

 

Celebrante:

Nel nome del Padre...

Dio fonte della santità, Cristo figlio dell’Amore, lo Spirito Santo che dà vita sia con tutti voi.

 

Preghiamo:

O Dio nostro Padre, che nella testimonianza gloriosa dei Santi, doni alla tua Chiesa segni sempre nuovi del tuo amore misericordioso, fa’ che sentiamo accanto a noi la presenza confortatrice di questi nostri fratelli per essere stimolati all’imitazione del Cristo tuo Figlio, che è Dio e vive...

 

Guida:

In questa veglia di preghiera vogliamo meditare come la santità sia un dono che Dio fa agli uomini. Alcuni di essi giungono ad essere amici di Dio a pieno titolo e si impegnano per Iddio e i fratelli.

I Santi non sono orientati soltanto a Dio, ma nell’amore della Trinità, incontrano anche gli uomini. Lode a Dio e servizio ai fratelli: ecco la caratteristica della santità cristiana.

 

Disponiamo il nostro animo con il canto.

 

Canto: Se tu ascolterai…

 

Guida:

La santità consiste principalmente nel vivere la carità, nell’agire e vivere alla luce dell’Amore di Dio. Questa carità che ha una duplice direzione, verso Dio e verso l’uomo, viene alimentata continuamente dall’ascolto e meditazione della Parola di Dio nella Bibbia e nella Chiesa, dalla vita di grazia, e dalla frequenza dei sacramenti sopratutto dell’Eucaristia.

Il concilio Vaticano II ha affermato che tutta la Chiesa è chiamata alla santità ed ha invitato tutti i cristiani a guardare a Cristo e a vivere alla luce del suo esempio e di quello dei suoi amici, i Santi.

 

Lettura (Lumen Gentium n. 40)

Il Signore Gesù, Maestro e modello divino di ogni perfezione, a tutti e ai singoli suoi discepoli di qualsiasi condizione ha predicato la santità della vita di cui egli stesso è l’Autore ed il perfezionatore. “Siate dunque perfetti come è perfetto il vostro Padre celeste”. Ha mandato infatti a tutti lo Spirito Santo, che li muovesse dall’interno ad amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le forze, ed ad amarsi a vicenda come Cristo ha amato loro.

I seguaci dì Cristo, chiamati da Dio non secondo le loro opere, ma secondo il disegno della sua grazia e giustificati in Gesù Signore, nel battesimo della fede sono stati fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l’aiuto di Dio, mantenere nella loro vita e perfezionare la santità che hanno ricevuta... È chiaro dunque a tutti che tutti i fedeli di qualsiasi stato o grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità: da questa santità è promosso, anche nella società terrena, un tenore di vita più umano. Per raggiungere questa perfezione, i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura dei doni di Cristo, affinché, seguendo il suo esempio e fattisi conformi alla sua immagine, in tutto obbedienti alla volontà del Padre, con tutto il loro animo si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo. Così la santità del popolo di Dio crescerà apportando frutti abbondanti, come è splendidamente dimostrato, nella storia della Chiesa, dalla vita di tanti santi”.

 

Guida:

Questo invito a tutto il popolo di Dio, lo vediamo ora in concreto nella vita di San Gaspare Bertoni. Osserveremo come l’amore a Dio e la vita di carità fosse l’impegno primario della sua esistenza.

 

Lettura (predica XII)

 

“Ah, fratelli, se conoscessimo un poco solo chi è Dio! Che gran felicità sia la nostra di poter amare una Bontà sì grande!

Di quale immenso bene sia per essere a noi fecondo un amore sì santo!

Io so bene che ci scorderemmo di ogni altra cosa e fin di noi stessi, perché tutti i nostri pensieri e tutti gli affetti fossero di Dio e in Dio solo...

Egli ci ha prevenuti in amare. Prima che noi fossimo, egli ci ha amato: non potevamo noi ancora pensare a Lui, ed Egli aveva ogni più tenera cura di noi.

Ha versato larga copia di beni di natura e di grazia sopra di noi, mentre non era ancora a noi possibile riconoscere il beneficio e molto meno la mano benefica da cui veniva. L’abbiamo finalmente conosciuto, e allora fu che la sua Bontà venne pagata della più nera ingratitudine. Ingrati e nemici, non cessò pure d’amarci, che anzi parve che il suo amore si rinforzasse.

Ah, fratelli, uno sguardo solo a questa croce: essa ben vi dirà come questo Uomo-Dio ha già comprato il vostro cuore al caro prezzo di tutto il suo Sangue. L’anima nostra è figlia adottiva di Dio di cui porta impresse le illustri sembianze e la chiara immagine: è fatta per grazia superiore alla sua natura, divinizzata, deificata, cui si prestano gli Angeli a servire con ambito corteggio. Cristo è suo fratello, e l’anima ha comune con Lui l’eredità e il Regno. Un’anima adunque di così alta origine, fregiata di ineffabili qualità, a chi la daremo noi in isposa? A chi mai se non all’Amore Divino? Amiamo Dio, amiamo Dio!”

 

Guida:

In ginocchio meditiamo un po’ su queste parole...

 

Canto: Se uno mi ama.

 

Guida:Il santo è un uomo storico che vive nel suo tempo, nel suo ambiente. È capace di costruire giorno per giorno il Regno di Dio su questa terra, nella storia dei suoi contemporanei.

Un santo, oltre che uomo di preghiera e di unione con Dio, è anche un grande personaggio del suo tempo per l’impegno nel sociale e nella storia, il Regno di Dio che si costruisce a poco a poco ha nella santità un elemento forte di presenza e di collaborazione.

 

Vogliamo ascoltare, quasi in un racconto autobiografico, la sintesi della vita del Bertoni, testimone autentico dell’Amore di Dio nella storia degli uomini.

 

 Lettura

Il Fondatore degli Stimmatini è vissuto a Verona dall’anno 1777 al 1853 e non si è quasi mai mosso dalla sua città.

La sua presenza nella storia di Verona e della Chiesa è caratterizzata più che da attività esterne, da un’accoglienza fiduciosa della malattia, da una continua direzione spirituale di moltissime persone e Fondatori di Istituti, da una illimitata fiducia nella Provvidenza di Dio.

Giovane sacerdote, fu chiamato dal suo vescovo ad operare per la gioventù sia nella parrocchia di S. Paolo in Campo Marzio, sia nel Seminario. Spese molte energie per raccogliere i giovani che erano divisi tra opposte fazioni, e sempre in pericolo di guerra. Aprì gli Oratori Mariani con una organizzazione perfetta, onde riunire più di quattrocento ragazzi e giovani per il tempo libero, per la formazione spirituale, per una educazione civile e religiosa. Insieme ai suoi sacerdoti alle Stimmate si dedicò alla scuola e all’insegnamento del catechismo. Accolse presso il suo letto di dolore, ove rimase per quasi trent'anni, giovani, fanciulli, personaggi illustri e sconosciuti e per tutti aveva una parola di speranza e di amore.

Amante della Passione di Gesù, volle che i suoi figli fossero in maniera particolare devoti delle Stimmate del Signore e nutrissero una tenera devozione dei Santi Sposi sotto la cui protezione li mise.

San Gaspare Bertoni ci ha lascialo un bell’insegnamento nella frase Fidatevi di Dio che è un bel fidarsi!

 

Guida:

Ci alziamo in piedi e, dopo alcuni minuti di silenzio, facciamo la preghiera dei fedeli.

 

Celebrante:

O Dio, fonte dell’Amore, Padre di misericordia, rivolgiamo a te le nostre umili preghiere per ottenere sempre i frutti del tuo progetto di salvezza.

 

Preghiera dei fedeli con intenzioni spontanee.

 

Celebrante:

Queste nostre intenzioni, presentate dall’intercessione di San Gaspare, siano portate al trono celeste e ci ottengano sempre la salute dell’anima e del corpo.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Guida:

I Santi sono quei discepoli di Gesù che hanno messo in pratica in armonia perfetta il Discorso della Montagna. Vogliamo cantare il programma di Gesù all’inizio della sua attività di predicazione.

 

Canto: Beati voi...

 

Guida:

Il Santo è guida verso Gesù; ora chiediamoci quale insegnamento ha lasciato a noi San Gaspare Bertoni. Qual è il suo invito pressante per noi, oggi: quali virtù ci invita a praticare per essere veri discepoli del Divino Maestro.

 

 Lettura (predica n. XXXVII)

 “No, miei fratelli, non basta amare la beatitudine per possederla: tutti l’amano e pochi arrivano a possederla. Bisogna salirvi per questa scala che io vi ho mostrato, che Cristo ha proposto, por cui sono ascesi i Santi.

Non vi lasciate atterrire dall’arduo. I grandi premi, i grandi onori non si danno che alle più grandi imprese, figlio di uno spirito grande e magnanimo... che dovremmo noi fare per una eterna beatitudine? Suvvia, soldati di Cristo: gli occhi in alto - Vedete là sulle mura beate della felice Gerusalemme quelle schiere trionfali di Santi con auree corone in capo, rivestiti di stole bianche o vermiglie, con candidi gigli o palme alla mano? Sono vostri amici, sono vostri fratelli, per aiutare e con la voce dei loro esempi, e con il soccorso delle loro preghiere, il vostro accesso al loro regno. Oh, come vi desiderano con loro! Oh, come vi aspettano! Oh, come vi chiamano... Su adunque, e che si indugia? Un buon passo che si dia nel principio di una impresa decide finalmente di tutto. Spogliamo il cuor nostro d’ogni attacco alla terra. Rinunciamoci almeno con lo spirito! Freniamo le nostre ire: impariamo da Lui ad essere mansueti e umili di cuore. Abbandoniamo la vana letizia al mondo: nostra parte sia piangere le nostre colpe, le pene del nostro esilio; sicuri che presto il nostro lutto si avrà a convertire in un gaudio che nessuno potrà mai togliere da noi. Intanto non abbiamo sete che della giustizia, ne siamo più inclinati che alla misericordia. Così purificato il nostro spirito, gli si faranno ben presto vedere i primi raggi della nascente sua felicità, i quali diffonderanno la pace nel nostro cuore. E mentre gli occhi diranno: il paradiso è bello; il cuore franco dirà: il paradiso è mio!”

 

Celebrante:

La comunione dei santi, riunisce insieme tutta la Chiesa, sia quella pellegrinante che quella celeste. Ad una sola voce insieme ai nostri fratelli del cielo vogliamo elevare la preghiera che Gesù ci ha insegnato.

 

Padre Nostro.

 

Celebrante:

Il Signore sia con voi

 

Per intercessione di San Gaspare Bertoni e di tutti i Santi, vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

 

Canto finale.