AIUTO! AFFOGO!

Sempre nella parrocchia di s. Leone Magno ero incaricato di portare gli adolescenti in piscina. Prima facevamo una riunione per insegnare il buon comportamento: camminare senza fretta, senza darsi spinte, niente disobbedienze…

In un giorno caldo andammo a divertirci in piscina. Che gioia per tutti!

Io non sapevo nuotare e per questo restavo nella parte più bassa, vedevo i bambini che nuotavano come pesciolini nell’altra parte.

D’improvviso mi chiamarono perché volevano giocare con me nell’acqua più profonda. Per manifestare la mia bravura e non sentirmi umiliato, mi lanciai. Non sapevo nuotare e non sentivo più il fondo della piscina. Pensai: è arrivata l’ora e gridai: «Aiuto, aiuto!». I bambini già stavano attorno a me e mi portarono sul bordo della piscina. Grazie a Dio e ai miei cari adolescenti, fui salvo.

Poi tutti i parrocchiani seppero che padre Paciano fu salvato dai ragazzini.

Pensai al caso di san Pietro che stava affogando nell’acqua per mancanza di fede: “Uomo di poca fede”. Per me si direbbe: “uomo orgoglioso!”

Quando incontriamo delle difficoltà, Dio Padre ci aiuta anche attraverso persone generose come i ragazzi. Pietro ebbe paura quando sentì il vento e cominciando ad affogare, gridò: «Signore salvami!». 

 

Gesù subito stese la mano,

prese Pietro, e gli disse:

“Uomo di poca fede, perché hai dubitato? (Mt 14, 28-33).