24 OTTOBRE

GIUSEPPE ZANINI (sacerdote)

 

NATO:

S. Stefano di Zimella VR 16.12.1914

SACERDOZIO:

9.6.1940

MORTO:

Udine 24.10.2003

ETÀ: 88 anni

 

P. Giuseppe Zanini, della Comunità di Udine, venerdì 24 ottobre 2003, nel tardo pomeriggio dopo le ore 16.00, ha portato a termine il suo cammino di vita terrena. Avrebbe compiuto ottantanove anni il 16 dicembre prossimo. Nato infatti a S. Stefano di Zimella (VR) nel 1914, da Antonio e Malesan Maria Erminia, pochi giorni dopo, il 20.12.1914, ricevette il battesimo.

Fece il suo ingresso in Istituto a Sezano il 1° settembre 1927. Guidato da eccezionali formatori come p. Emilio Recchia, p. Goffredo Friedmann e p. Beniamino Miori, percorse le tappe della formazione religiosa dal noviziato (nel 1932) alla professione perpetua, il 9 settembre 1939. A Udine frequentò i corsi di Filosofia e Teologia presso il seminario diocesano e fu ordinato presbitero il 9 giugno 1940.

Il suo ministero può essere riassunto assai brevemente: per i primi vent’anni ha insegnato matematica presso la nostra scuola media di Gemona (per qualche anno anche presso le suore francescane e i frati francescani pure a Gemona).

Contemporaneamente, per quindici anni, ha prestato la sua assistenza spirituale presso le suore francescane Missionarie del S. Cuore.

Durante gli altri trenta quarant’anni ha insegnato matematica al Bertoni di Udine, con l’impegno, per quasi tutto questo lungo periodo, della Rettoria della chiesa di S. Pietro Martire.

Impegnatissimo nella scuola, prima, e poi nella Chiesa, fu esemplare nella vita religiosa. Si acquistò la simpatia e la stima di tutti i confratelli e le persone che lo hanno avvicinato.

Dopo che venne chiusa la chiesa di S. Pietro Martire per restauri, alcune persone affezionate a p. Giuseppe avevano insistito perché proseguisse la celebrazione tutti i giorni nella nostra cappella alle 17.30. Fin dalle 16.00, p. Giuseppe si rendeva disponibile per qualche persona che desiderava confessarsi o ricevere qualche consiglio.

La sera del 24 p. Giuseppe non si vedeva. Quest’assenza suscitò qualche apprensione. P. Silvio Tomasi e p. Giulio Dalmaso sono andati a vedere in stanza; p. Silvio anche nei corridoi, nel parco ed infine, non trovandolo, come ultima ipotesi, ha pensato che poteva trovarsi in cucina dove ogni tanto faceva qualche giretto.

Entrato, ha scorto p. Giuseppe con la faccia verso il pavimento in una chiazza di sangue. Tracce di sangue sono state poi rinvenute sia nel corridoio sia in stanza. Il medico, chiamato tempestivamente, ha subito accertato il decesso per cause naturali, mentre la Polizia, pure accorsa, ha svolto accurate indagini nel timore che il padre avesse subito violenza.

Il medico che lo conosceva afferma che molto probabilmente vi è stata una crisi ipertensiva la quale ha provocato una forte emorragia. Il cuore non ha retto per cui al probabile infarto s’è aggiunto un edema polmonare.

Tutti noi abbiamo perso un confratello che con la sua mitezza e bontà infondeva serenità e fiducia. Ora, presso il Signore, un altro servo fedele prega per noi.

Riposi in pace

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