26 AGOSTO

 

 

 

JOSÉ DIAS SOBRINHO RIBEIRO (sacerdote)

 

 

 

Nato:

Jacuì (MG) - 4 aprile 1930

 

Professione Perpetua:

Casa Branca (SP) - 9 dicembre 1958

 

Ordinazione sacerdotale:

São Caetano (SP) - 8 dicembre 1961

 

Morto:

a Campinas (SP) - 26 agosto 2010

 

 

 

P. José Ribeiro Dias Sobrinho, o come tutto lo conoscevamo “Padre Zé Dias”. Quest’uomo sarà ricordato per la sua disponibilità al lavoro, per la sua dedizione al ministero e per l’amore alla Congregazione. Padre Zé è nato a Jacuì MG il 4 aprile 1930, figlio di Jùlio Ribeiro e Francisca de Souza. Entrò come aspirante a Rio Claro SP il 6 marzo 1946; fece il noviziato a Ribeirão Preto SP nel 1955; la professione perpetua a Casa Branca SP il 9 dicembre 1961. Fu ordinato sacerdote  a São Caetano SP l’8 dicembre 1961. È morto a Campinas il 26 agosto 2010.

Ha esercitato il ministero sacerdotale a Ribeirão Preto SP (1962), Curitiba PR (1963), fu missionario (1964-1968), Livramento de Nossa Senhora BA (1969-1991), Guarapuava PR (1991-1994), Santo Antônio do Sodoeste PR (1995-2007), Campinas/S. Benedito SP (2008). Itararé SP (2009). È stato formatore, missionario, Parroco (a Livramento è stato Vicario generale).

Uomo semplice, tranquillo, lavoratore, ottimo collega, è stato sempre un “cabloco” (uomo dei campi) nel suo quotidiano. Era sempre pronto ad andare e venire. Il suo aspetto era sempre lo stesso, sia nei momenti belli che in quelli difficili. Devoto e fedele agli impegni di preghiera e della vita religiosa. In età matura la sua figura divenne sempre più caratteristica: barba e capelli intonsi, acquistando una presenza tipica. Testimoni affermano che negli ultimi giorni, quando dovette farsi tagliare barba e capelli per una operazione chirurgica che stava per fare, egli avrebbe detto: «Ho quasi pianto».

Dove ha lavorato, è sempre stato ricercato, rispettato e ammirato. Dom Helio Pascoal, un giorno, parlando con P. Bettini, ha affermato: «Per me P. Zé Dias è stato un ottimo collega e collaboratore. Con lui avevo la certezza che le mie cose erano sempre ben curate».

Non è mai stato una cima di scienza, ma possedeva una cosa molto più importante, la semplicità evangelica di coloro che, come gli Apostoli, senza grandi conoscenze, andarono a portare il Vangelo, con la Parola e la vita.

Accettò sempre l’obbedienza, soprattutto nei trasferimenti di comunità o di ministero. Dopo più di trenta anni passati nel sertão baiano, dove impera il caldo, andò tranquillamente a vivere nel freddo del sud-ovest del Paraná. L’importante non era dove stava, ma ciò che stava facendo. Che esempio!

Forse per essere entrato in seminario a 16 anni – all’epoca era già una età avanzata per l’ingresso in seminario – fra i confratelli fu sempre chiamato “Zé velho”, Giuseppe il vecchio.

Fra tante virtù impressiona la sua capacità di adattarsi. Ha lavorato sempre in città dell’interno, in mezzo alla gente semplice, che sembrava addirittura uno di loro. All’improvviso, a più di 70 anni, fu mandato a Campinas SP, in una parrocchia centrale. Se la cavò meravigliosamente bene, tanto che la sua partenza da là fu molto sentita. Quando lasciò la parrocchia, un gruppo di parrocchiani, in una lettera al Superiore Provinciale, scrissero: «Tutto quello che è buono dura poco».  

 

 

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