3 FEBBRAIO

 

GABRIELLA ERCULIANI (benefattrice)

 

 

Nata a Lazise 30.11.1940

 

Morta a Verona 3.2.2014

 

Funerale a Cerro 5.2.2014

Presiede don Franco Dal Dosso

Omelia di Don Giuliano Melotto

 

Un coetaneo di Gabriella, del 1940, Vittorino Andreoli, veronese, autore di libri interessanti tra cui  “PRETI”, viaggio fra gli uomini del sacro, alla fine del libro citato scrive: 

«Mi ricordo di un tram di un tempo, quando giungeva al capolinea, qualche viaggiatore che rimaneva seduto era invitato a scendere dal guidatore che gli diceva che la corsa è finita. Così, scrive Andreoli, confesso che come quel passeggero distratto, anch‘io vorrei continuare a parlare dei preti…»

Lo stesso per Gabriella Erculiani, sorella di Andreina e di Mario, mamma di Sara, nonna di Paola ed Elena, bisnonna di Francesco e Luca... e soprattutto sposa di Alfredo Carcereri… a cui si è ricongiunta in paradiso lunedì sera 3 febbraio 2014, dopo tanti anni che non si vedevano. Lo dico fin dall’inizio, non mi stancherei mai di parlare di Gabriella perché è stata ed è tuttora una persona speciale: una donna comune, senza lauree, senza pretese, ma speciale. Lei ha però una laurea ben più importante (!) la laurea in altruismo, in solidarietà, in volontariato e in bontà ! Gabriella donna speciale!

Speciale per Iddio che l’ha creata, che ce l’ha donata, speciale per Alfredo che l’ha sposata, speciale per la sua famiglia, per don Tullio e per i sacerdoti successivi della parrocchia di Cerro veronese, speciale per la gente di Cerro, soprattutto per le tante donne di Cerro che hanno collaborato con lei in parrocchia, fuori parrocchia, in Italia e in Africa. Donna speciale per tante Suore qui in Italia, in Africa, in Brasile, speciale per i poveri che hanno bussato alla porta di casa sua in tutti questi anni e… mai si sono allontanati a mani vuote,.. speciale per i bambini di Cernobil, di cui parlava con tanto affetto, e donna… speciale anche per noi Stimmatini, di tanti Stimmatini italiani e Africani, … soprattutto dal lontano 1976 quando Gabriella approdò a Brits, in Sud Africa, con suo marito Alfredo e un gruppo di volontari di Cerro, alcuni dei quali presenti qui oggi, altri in paradiso… Vennero per aiutare la gente di Maboloka a costruirsi la chiesa e l’asilo.

Il mal d’Africa la colpì nel profondo del cuore, fu per Gabriella una male (leggi: un bene) inguaribile, più forte di quello che l’ha portata al capolinea della sua esistenza. Gabriella donna speciale, donna cristiana, di fede, donna concreta, donna tuttofare, capace di comunione, di collaborazione: tutte queste belle doti le ha fatte fruttificare per il bene della sua famiglia, per dar vita alle attività caritative (e quante!) dentro la sua parrocchia e siccome per il suo ardore Cerro le diventava o le sembrava troppo piccolo, Gabriella divenne, un po’ alla volta, donna mondiale, aperta ai bisogni del mondo.

Il grande, lungo pellegrinaggio di Gabriella e dei suoi amici di Cerro, dentro il mondo delle Missioni, dell’Africa accanto ai missionari e soprattutto accanto alla gente, lo chiamo pellegrinaggio perché il mondo è sacro, ogni persona è sacra, l’Africa è sacra: non è luogo per turismo, ma per incontri... “Mosè, Mosè, togliti i calzari, perché il luogo dove ti trovi è sacro!... e lì, in quel luogo, Mosè incontrò e parlò faccia a faccia con Dio e scoprì la sua missione... E Gabriella, con grande rispetto, nel mettere piede in Africa i calzari se li toglieva. Ed è lì che anche lei ha incontrato Gesù, nei poveri, nella vita di ogni giorno, nel lavoro accanto ai missionari, accanto alle suore, ai seminaristi… per i quali era orgogliosa di preparare la veste, i camici, le stole quando facevano la professione o venivano ordinati. Gabriella ha incontrato Dio anche nelle liturgie africane, piene di danza, di gioia e di vita... Lì Gabriella ha scoperto la sua vocazione e missione - senza dimenticare la sua famiglia e la sua parrocchia - l’ha seguita con entusiasmo e fedeltà fino all’ultimo respiro, e… ora il 3 febbraio è giunta al capolinea, è scesa da quel tram, per salire su un altro, più grande, più moderno, più veloce, guidato dagli Angeli, che l’ha portata in paradiso da dove porta avanti e continua la sua Vocazione e Missione di preghiera e di intercessione per famiglia, per la parrocchia, per i poveri e per i tanti bambini, ragazzi, seminaristi e per l’Africa che ancora bussano alla sua porta: Grazie, Signore, per averci fatto conoscere… Gabriella. È nelle tue mani. È nella gioia del tuo paradiso.

 

Versione italiana   Versione Inglese