Mario Acerbi (1887-1982)

Figlio del pittore Ezechiele Acerbi, nacque a Pavia nel 1887.

Frequentò per 10 anni la Civica scuola di pittura di Pavia, lavorando contemporaneamente sotto la scrupolosa guida del padre.

Buon paesaggista, è anche un ritrattista assai richiesto.

La sua arte si riallaccia alla tradizione ottocentesca lombarda per la felice pennellata di colore steso a macchia e per la minuziosa ricerca dei particolari che si riconosce soprattutto nei ritratti.

La sua produzione non conosce una sostanziale evoluzione, ripetendo la formula paterna di un impressionismo pittorico che gli è valso ampi consensi non solo in ambiente locale. Opere famose: L’assedio di Pavia, Interno della Certosa.

La composizione si trova nella casa di Cadellara di Colognola ai Colli.

Grande composizione - In un ambiente di paradiso, all’aria aperta e in piena luce solare, il giovane sacerdote don Gaspare Bertoni (don Carlo Berlanda) invita dei ragazzi a rendere i loro omaggi ai Santi Sposi, patroni dei preti delle Stimate.

Pare che sia stata tagliata una striscia di circa 40 cm alla destra del Fondatore.

 

È bellissima la Vergine Maria, così innamorata di Giuseppe. Un corpo candidissimo e delicato, un volto perfetto, luminoso, con l’infinito negli occhi. Quel gesto imprevedibile di tenere il lembo della veste su di sé, quanti sentimenti e desideri delicati esprime e cela!

Giuseppe è come soggiogato dal fascino di questa creatura e resta lì in piedi sorpreso che gli appartenga tutta.

Nell’incanto di questo mistero d’amore verginale entrano con gesti impacciati di riverenza ragazzini che ancor non sanno cos’è l’amore.

Ma lo sa lui per esperienza, quel Sacerdote quasi preoccupato, che li spinge a godere un domani per sempre dell’amore vero, quello verginale, che ha unito Maria e Giuseppe per preparare una casa al bambino Gesù.