SCHIAFFETTI SECCHI E ARDITI

Se avessi contato gli schiaffi ricevuti in due anni di trattamento, sarebbero molti e molti. A volte meritati (per correggere le stravaganze di padre Graziano) e a volte solo per ridere. Scendendo sempre dal metṛ fingevo di inciampare e spingevo la mia infermiera.

E là mi sono arrivate due pacche secche nella mia schiena. Un signore che stava dietro, osservando esclaṃ: «Quello ĺ ha trovato subito quello che si merita». Lei finse di non conoscermi. Ma io ero contento di cambiare la faccia preoccupata e agitata della Guiwa in un sorriso fraterno.