“BIRBANTE” QUESTO PRETE!

Giuseppe Antonio, della comunità di Nostra Signora Aparecida di Vila Marília, incaricato della liturgia, mi dava consigli umani e liturgici. Parlando seriamente, erano opportuni.

Quando non volevo fare una cosa o fingevo di farla, egli volgeva il viso dal basso in alto esclamando: «Birbante, questo prete!». E scoprii che molte volte faceva così.

A proposito delle birbonate, ricordo il caso della veste talare nel gioco del calcio, quando nascondevo il pallone in mezzo alla veste e andavo diritto in goal. O quando con le bottiglie nelle larghe tasche della veste talare passavo sorridendo, beffando tutti!

E la caipirinha? Mi metteva un’allegria giù nello stomaco, con la scusa che avevo sete!

«Che birbante questo prete!». Mi sono sforzato di correggermi, ma ancora oggi non ci riesco.

Un caso che manifesta ciò che si dice degli italiani. Si dice che ad essi non piace fare il bagno. Ma io faccio il bagno e mi lavo i denti, specialmente quando vado dal medico e dal dentista. Allora dicono: «Miracolo! Paciano ha fatto il bagno e si è lavato i denti». Ed io, “questo prete birbante”, affermo con una risata che faccio questo da tanto tempo.

Bisogna agire sempre seguendo i sette doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio.

 

“Il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no”. (Gc 5, 12)

 

Grazie! Prometto di convertirmi sempre più!

Però mi piacerebbe trasformare questa espressione con quella di Gesù:

 

“Siate dunque prudenti come i serpenti

e semplici come le colombe” (Mt 10, 16).