GLI ORECCHINI DI LIDIA

Lidia era figlia della signora Maria Avanzi, amica di mia mamma.

Nove figli, più me, che mi sono salvato dal bombardamento per suo merito.

Come era in uso in quel tempo la signora faceva i buchi nelle orecchie delle figlie per mettere gli orecchini. Mi raccontarono che era molto facile farlo con un chiodo e un martello.

Tuttora sento le grida e i pianti della piccola Lidia; anch’io avevo paura. In seguito ho saputo che non era per causa di quegli strumenti chirurgici.

Alla fine, era per diventare più attraente. Che meraviglia, la Lidia con quegli splendidi orecchini! Ancora oggi quando torno in Italia, vado a trovare la Lidia e la sua famiglia. Una festa!

Gli orecchini erano un segno distintivo tra donna e uomo. Segno di bellezza. Oggi pare non sia più così. Anche i ragazzi oggi portano gli orecchini e qualche volta due o tre per orecchio.

Vogliono attirare ed apparire diversi. Attirare o essere diversi, per cosa? Perché si dica: «Che bello, che carino»?

Trovo che ogni nostro segno dovrebbe manifestare la vera bellezza della persona.

Una etichetta di una bottiglia vuota non serve a niente.

La Lidia oggi è sposata, madre felice, amorevole e dedita alla famiglia.

 

I suoi orecchini sono segnali veri, autentici:

“Voi siete il sale della terra”. (Gesù)